Oggi parliamo con il Dott. Antonio Cecchi,
CEO dei Laboratori ARCHA

ARCHA è l’acronimo di Analisi e Ricerche di CHimica Applicata e nasce nel 1989 come laboratorio di analisi chimiche conto terzi. Ma in oltre 30 anni ARCHA si è sviluppata ed è cresciuta diversificando la propria attività anche in altri ambiti e creando società tra loro interconnesse con il comune obiettivo di fornire servizi e prodotti all’avanguardia e specialistici.

Catalogare ARCHA come un laboratorio di analisi è riduttivo. ARCHA è anche altro in quanto è in grado di offrire un servizio a 360° per l’assistenza e la crescita delle aziende:

  • Analisi Chimiche, biologiche e fisiche
  • Ricerca e Sviluppo
  • Software Gestionali
  • Assistenza alle imprese per sistemi di gestione e rispetto dell’ambiente e sicurezza
  • Accompagnamento delle aziende nella innovazione e sviluppo
  • Prodotti chimici e tecnologie innovative
  • Soluzioni per finanziare l’innovazione e lo sviluppo
  • Formazione specializzata

Crediamo nell’innovazione e lavoriamo ogni giorno con passione ed entusiasmo per sviluppare idee e soluzioni, creando valore attraverso la realizzazione di nuovi prodotti e processi, sottolinea il Dott. Cecchi.

IL PROGETTO VINCITORE DEL PREMIO INNOVAZIONE TOSCANA 2017
1 PREMIO SEZIONE RICERCA E SVILUPPO

CONCIAVO Sviluppo nuovi prodotti CONCIanti da Acque di Vegetazione Olearie

Il progetto è nato per risolvere due problematiche: Il problema dello smaltimento delle acque di vegetazione olearie (AVO) ovvero le acque reflue derivanti dalla lavorazione dell’olio d’oliva che si ottengono durante la separazione dell’acqua dal mosto oleoso e dalle operazioni di lavaggio degli impianti.
Attualmente rappresentano un problema molto diffusa per i frantoi del nostro territorio, in quanto, essendo un rifiuto, devono essere smaltite.

Il secondo problema è relativo alle concerie del nostro comparto che sono alla sempre alla continua ricerca di sistemi ecologici senza metalli e, a questo proposito, il nostro progetto, ha sintetizzato un prodotto conciante utilizzando proprio le acque di vegetazione olearie.

Considerando l’alto potenziale tecnologico delle AVO, l’obiettivo del progetto CONCIAVO è stato quello di sviluppare una nuova idea di business fondata sul loro recupero e trattamento da rifiuto a materia prima – seconda, e sullo sviluppo di nuovi composti da impiegare nei processi ad umido del ciclo conciario, come la concia e la riconcia. Il progetto CONCIAVO nel corso del suo svolgimento ha conseguito i seguenti obiettivi:

  • Sviluppare un nuovo processo di trattamento delle AVO volto all’arricchimento della frazione fenolica conciante e antiossidante;
  • Sviluppare una nuova classe di prodotti concianti a base delle AVO trattate;
  • Impiegare le AVO trattate e i prodotti derivati per sviluppare nuove metodologie di concia e riconcia;
  • Sviluppare nuovi articoli in pelle destinati al mercato della calzatura, dell’abbigliamento e della pelletteria, metal-free, e conciati al cromo CrVIfree, con alta solidità alla luce. Le attività svolte hanno portato al deposito di un brevetto relativo al trattamento delle AVO, e a un brevetto relativo all’impiego delle AVO e loro prodotti derivati nel ciclo produttivo conciario.

Abbiamo ottenuto una concia delle pelli ecologica ed ecosostenibile, ricavando il prodotto conciante da uno scarto come le acque vegetative tant’è che sulla base di questi risultati, i partner di progetto nell’agosto 2016 hanno fondato una nuova società denominata TANNOW srl, il cui core business riguarda la produzione e la commercializzazione di prodotti chimici per il conciario derivati dalla trasformazione delle AVO. Si tratta di prodotti concianti e riconcianti ecosostenibili, cioè metal free e ricavati dalle Acque di Vegetazione Olearia. Una dimostrazione di come da un problema ambientale può nascere una opportunità.

 

COSA VI HA SPINTO A PARTECIPARE AL PREMIO INNOVAZIONE TOSCANA?

Nei nostri oltre 30 anni di attività abbiamo sempre partecipato a molti premi e riconoscimenti, afferma il Dott. Cecchi, perché per noi non è importante tanto il premio in denaro in sé ma la dimostrazione di avere qualcosa da raccontare.

Per quanto riguarda il premio innovazione toscana avevamo tante idee, tanti progetti e abbiamo scelto il progetto poi rivelatosi vincente; La partecipazione al premio è stata per noi uno stimolo a raccontarci, aspetto questo non sempre cosi banale, al fine di avere una visuale generale del nostro operato per incentivare la crescita continua che caratterizza la nostra azienda sulla scia della ricerca e dell’innovazione.

VINCERE NON ERA L’OBIETTIVO PRINCIPALE, IL SAPERSI RACCONTARE E LO STIMOLO A MIGLIORARSI IN CONCOMITANZA PROPRIO ALLA PARTECIPAZIONE A PREMI DI QUESTO CALIBROE’ SEMPRE STATO IL NOSTRO FOCUS.

BENEFICI LEGATI ALLA PARTECIPAZIONE AL PREMIO INNOVAZIONE TOSCANA?

La partecipazione a questo evento ha confermato l attenzione che l’azienda pone su queste tematiche dato che noi siamo un laboratorio di ricerca e di innovazione per cui l’innovazione è insito nel DNA della nostra attività.

Il premio è stata una conferma importante riguardo i risultati che avevamo raggiunto e di come questi fossero meritevoli di essere raccontati. Il fatto che questo racconto in un secondo momento sia stato valorizzato ci ha dato uno stimolo riguardo al nostro lavoro di innovazione, dandoci la giusta motivazione per non fermarci e proseguire sulla strada aziendale già intrapresa.

Un altro beneficio che ci ha portato la partecipazione al premio è stato la visibilità nel mercato d’interesse senza contare il premio in denaroche, come azienda, abbiamo deciso di destinare ai nostri dipendenti, proprio per ripagarli degli sforzi fatti fino a quel momento, incentivando il loro lavoro all’interno dell’azienda. Questo gesto è stato fatto perché, dal giorno della fondazione, ARCHA ha sempre dato estrema importanza alla qualità ed esperienza delle risorse umane, senza le quali nessuna macchina o attrezzatura di laboratorio, anche la più moderna ed efficiente, potrebbe dare i risultati voluti.Volevamo dare un segnale per trasmettere un messaggio di condivisione perché il premio era di tutti noi.

 

 

CONSIGLIEREBBE AD ALTRE AZIENDE DI PARTECIPARE ALLA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO INNOVAZIONE TOSCANA?

Consiglio alle aziende di partecipare al concorso soprattutto se legati alle tematiche di innovazione perché si tratta di un momento attraverso il quale l’azienda può scavare nelle sue attività di ricerca e avere una visione generale della linea imprenditoriale intrapresa.
Inoltre partecipare al concorso è sempre un momento di confronto con altre realtà.

La partecipazione al Premio inoltre è un ‘opportunità di crescita perché si viene giudicati da una commissione di tutto rispetto e questo, a mio avviso, è un motivo importante per poter avanzare nella migliore innovazione, qualsiasi sia il giudizio finale.
Se non avessimo vinto infatti avremmo comunque portato a casa un feedback utile per migliorarci.

DUE PAROLE SULLA NOSTRA PARTECIPAZIONE AL PREMIO?

“La partecipazione al premio è un momento di riflessione per le aziende per capire se hanno qualcosa da raccontare. Un azienda che non ha nulla da raccontare è un azienda ferma